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Re dei condimenti della dieta mediterranea, ora anche soluzione ideale per l’alimentazione dei diabetici. L’olio di oliva aggiunge alle sue già numerose virtù riconosciute anche la proprietà di proteggere il fegato già malandato dei pazienti di diabete: grazie agli acidi grassi monoinsaturi di cui è ricco, consente infatti di ridurre di un terzo l’accumulo di grasso nel fegato, un problema che riguarda l’80% dei pazienti con diabete di tipo 2.

La notizia arriva al termine di una sperimentazione clinica condotta da ricercatori dell’Università Federico II di Napoli, componenti della Società italiana di diabetologia (Sid).

 

Lo studio

L’équipe ha coinvolto 45 pazienti con diabete di tipo 2, con un buon controllo glicemico, sottoponendoli per otto settimane a quattro tipi diversi di intervento: un gruppo ha seguito una dieta ricca di carboidrati e fibre con un basso indice glicemico; il secondo ha aggiunto a questo regime alimentare l’esercizio fisico di lieve intensità, due volte a settimana. Per il terzo gruppo è stata scelta un’alimentazione ricca di acidi grassi monoinsaturi preferendo il consumo di olio d’oliva a quello di pane e pasta; infine, il quarto gruppo ha affiancato a questa dieta l’attività fisica di grado lieve.

 

Funziona meglio delle fibre

“L’effetto sul grasso nel fegato è stato consistente”, commenta Angela Rivellese, responsabile dello studio.

 

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