I romani utilizzavano un metodo di frangitura simile a quello moderno: essi usavano una mole simile a quella usata per il grano, costituita da due pietre cilindriche, il bacino e una mole verticale, che saliva e scendeva sulle olive macinandole. La sua altezza era regolabile in modo da evitare di frantumare i noccioli.
Solitamente la forza motrice di questa “macchina” era animale (asini), ma poteva anche essere di tipo fisico (acqua) o umano (schiavi)
2 Risposte a La frangitura nel I sec d.C.
C’è un mondo dietro questo albero e questo frutto secolare!!
Ancora notizie interessanti sull’olio d’oliva!